Nel 1995 Giorgio Zaglia da l’avvio al reimpianto e all’infittimento dei vigneti, adottando potature corte e diradamenti mirati, ricorrendo ad accurati metodi di viticoltura, necessari per ottenere vini in grado di esaltare le caratteristiche del territorio nativo. La coltivazione dei vigneti è condotta con sistemi a basso impatto ambientale, la vendemmia è rigorosamente manuale e la vinificazione si svolge in vasche d’acciaio a temperatura controllata.